“In ultima analisi, la somma delle nostre esperienze avrà il valore di ciò a cui abbiamo prestato attenzione.” – William James
The Attention Merchants, scritto da Tim Wu, è un viaggio intenso, che apre la mente e ci svela come la coltivazione e la commercializzazione dell’attenzione umana siano iniziate ben prima della rivoluzione digitale.
I principi alla base dell’industria dell’attenzione attraversano tempo e mondi: dalla carta stampata alla radio e alla televisione, dalla pubblicità al fenomeno degli Influencers, dalla propaganda politica ai reality show e internet. Ciò che è cambiato sono la raffinatezza e la capacità di penetrare ogni sfera e ogni momento delle nostre vite, confondendo i confini tra pubblico e privato, utente e creatore.
Ho letto degli albori della pubblicità, di improbabili commessi viaggiatori, delle speranze utopiche dei primi anni di internet, dell’ascesa e declino di idee ed aziende. Un’esperienza coinvolgente, immersiva e appassionante. Mi sono ritrovata a fare collegamenti inaspettati, considerare prospettive nuove e diverse, riportando alla mente nomi, eventi e rivoluzioni silenziose.
Filo conduttore è l’idea che tutti noi essere umani siamo in continua negoziazione con l’industria dell’attenzione, e ridefiniamo costantemente i confini di ciò che è accettabile, etico o tollerabile. Spesso senza essere pienamente consapevoli della posta in gioco.